MAPPE

Il passaggio dal carnet di viaggio alla mappa è, per così dire, fisiologico. Al limite i generi si sovrappongono e si identificano. L'archetipo sono le mappae mundi medioevali (Ebstorf, Hereford, ecc... ) che funzionavano da repertori narrativi e simbolici e che consentivano, attraverso apposite pratiche meditative, di viaggiare da fermi. 

Madeleine De Scudèry nel 1654 disegnò la "Carte du pays de Tendre" o "Mappa del Tenero" dando forma grafica alle atmosfere dell'anima e descrivendo l'universo interiore in chiave topografica. Nel mio lavoro le mappe emozionali, nella linea delle carte del tenero, appunto, e la descrizione di luoghi che ho visitato fisicamente si incrociano e si sovrappongono.

Nel tempo la redazione di mappe è divenuta una parte importante del mio lavoro. Ho realizzato mappe per libri, spettacoli teatrali (Alessandro Baricco me ne ha commissionate per una sua piece) e mostre.
A Matera ho curato la grande mostra Atlante delle Emozioni in collaborazione con il Teatro dei Sassi e la Scuola Holden.