Negli occhi di Zoe
NEGLI OCCHI DI ZOE
Incontro con la scimmia sulla Via del Taccuino.
Scrive la Meravigliosa Poetessa Polacca dal nome impronunciabile che la scimmia fu cacciata dall'Eden perché
"aveva occhi così contagiosi
che guardandosi intorno nel giardino
sprofondava perfino gli angeli
in uno sconforto repentino.”
Qualche anno fa ho diretto un atelier al Bioparco di Roma.
Di quelle giornate rimane conficcata nel cuore , come una spina, la memoria del tempo passato a disegnare Zoe oranga di Roma.
Ci siamo fissati a lungo mentre la mano disegnava.
E sono annegato in quegli occhi. Il contagio insopportabile del suo sconforto, aggravato dalla volgarità degli umani che assediavano la gabbia, mi ha riempito di compassione e di vergogna.
Non vergognato di essere complice, (perché lì, umano come gli altri ), della sua condanna.
Ma poi mi ha consolato vedermi, piccolissimo, specchiato nel riflesso del suo occhio.
Perché lì dentro ero al sicuro. In quell'occhio che resta innocente, indenne, nonostante la sconfortante conoscenza dell’umano.
Riproponiamo l’atelier per offrire ai partecipanti l’opportunità di esperienza interiore di grande intensità attraverso la mediazione del disegno e della scrittura.
Non si tratta di un corso di disegno naturalistico, sebbene affronteremo , prima dell’incontro con Zoe, le tecniche e i modi per disegnare e dipingere i primati, sia dal punto di vista anatomico e morfologico, sia da quello del ricchissimo repertorio iconografico che ha fatto della scimmia dipinta una protagonista della storia dell’arte.